Brufoli, punti neri, pelle grassa…
“Senza trucco oggi non esco di casa. Ma…se il make up peggiorasse la mia acne?!” Con l’aiuto di esperti cosmetologi, scopriamo insieme qual è il make-up ideale per migliorare l’aspetto delle pelli grasse, impure e soggette a brufoli e punti neri.
Brufoli, punti neri, pelle grassa… “Senza trucco oggi non esco di casa. Ma…se il make up peggiorasse la mia acne?!”
La gestione terapeutica all’acne è sostanzialmente di tipo farmacologico. Tuttavia, è ormai consolidato che affiancare alla terapia farmacologica una corretta “terapia cosmetologica” porta con sé numerosi benefici:
- un make up appositamente formulato per pelli acneiche può infatti associare alla funzione puramente cosmetica una valenza “cosmeceutica”. In questo senso il cosmeceutico supporta il farmaco e contribuisce ad aumentarne l’efficacia, perché contiene principi attivi utili a contrastare le manifestazioni cutanee della pelle acneica;
- un cosmeceutico pensato per il paziente acneico aiuta a ridurre gli effetti collaterali dovuti all’utilizzo di alcuni farmaci, ripristinando il fisiologico equilibrio idro-lipidico cutaneo e, di conseguenza, la corretta funzionalità della nostra pelle;
- nascondere o minimizzare le imperfezioni cutanee causate dall’acne, grazie ad un adeguato make up, riduce la situazione di disagio provata dal paziente. Curare il risvolto psicologico della patologia è utile per aumentare l’aderenza del paziente alle terapie a lungo termine (compliance).
Ma qual è il migliore approccio cosmetologico da affiancare alla terapia dell’acne?
Ovviamente, non tutti i cosmetici sono uguali e non tutti adatti alle pelli acneiche. Inoltre, a fronte dei molti prodotti specificamente formulati per questa patologia, ogni paziente ha delle esigenze del tutto personali, in funzione di gravità della patologia, stato della cute, trattamenti farmacologici concomitanti, età…
Di fondamentale importanza il ruolo del dermatologo nella gestione di ciascuno di questi aspetti e nella valutazione del prodotto più adatto alle necessità del paziente.
Fatta questa premessa, è comprovato che esistono alcune caratteristiche fondamentali che non possono mancare in un cosmeceutico per pelle acneica:
- Formulazione non allergenica, non comedogenica e non acnegenica
La comedogenicità è un fenomeno lento (può richiedere anche diversi mesi), dovuto alla chiusura meccanica del follicolo sebaceo per accumulo di materiale corneo, denso e compatto. L’acnegenicità, invece, è causata da un’irritazione chimica a livello follicolare con rapida comparsa (48-72 h) di lesioni infiammatorie (papule e/o pustole). Non tutte le sostanze comedogene sono necessariamente acnegeniche e viceversa. Inoltre, il potenziale acnegenico di un cosmetico può essere differente da un individuo all’altro.Nel cosmetico da consigliare al paziente con acne è importante evitare ingredienti comedogenici quali “isopropyl myristate”, “isopropyl palmitate”, “paraffinum liquidum” e “petrolatum”, che esercitano un effetto occlusivo e non fanno che rafforzare il circolo vizioso dell’infiammazione.
- Fattore di protezione elevato
La maggior parte dei pazienti affetti da acne associa al sole un miglioramento del quadro clinico, verosimilmente dovuto alla minore visibilità delle lesioni per via dell’abbronzatura (effetto camouflage).
Tuttavia, è appurato che le radiazioni UV sono causa del peggioramento dell’acne dopo il periodo estivo (effetto rebound).
Inoltre, l’utilizzo di fotoprotettori è indispensabile durante terapie sistemiche estrogeniche o antibiotiche, per prevenire rispettivamente il rischio di iperpigmentazione e fotosensibilizzazione. Altamente consigliato schermare la pelle dai raggi UV anche in corso di terapie topiche con retinoidi, benzoilperossido e idrossiacidi.
- Attivi ad azione cheratolitica
Cheratolitici α/-idrossiacidi (es. acido salicilico, acido mandelico) e α-chetoacidi (es.acido piruvico) sono gli attivi più utilizzati per l’acne comedonica, dove è necessario ridurre l’ostruzione follicolare e favorire il turnover cellulare.
Tali sostanze sono di ausilio anche nel trattamento degli esiti ipercromici da acne.
- Attivi ad azione antinfiammatoria
Il danno a carico della barriera cornea, quale conseguenza dell’infiammazione, richiede attivi “normalizzanti” ad azione antinfiammatoria (es. acido salicilico) per ripristinarne il corretto equilibrio e funzionalità.
- Azione sebo-normalizzante
La capacità di alcuni sistemi fisici e chimici di controllare la seborrea è responsabile dell’azione opacizzante sulla cute (azione “matifiant”): limitare il cosiddetto “effetto lucido” è un aspetto generalmente ricercato dalla maggior parte dei pazienti acneici.
- Azione idratante
Anche la pelle seborroica ha bisogno di essere idratata. Garantire un buon livello di idratazione è il primo passo per proteggere la membrana cellulare dei cheratinociti e tenere a bada i fenomeni infiammatori.
Mantenere un giusto livello di idratazione è inoltre fondamentale al fine di prevenire/limitare la xerosi farmacologica (terapie farmacologiche a base di retinoidi, ad esempio, tendono a seccare molto la pelle).
La conoscenza della formulazione del cosmetico e il suo utilizzo ragionato nella patologia acneica è indispensabile per giovare dei benefici dell’approccio cosmetologico, agendo in sinergia con la terapia farmacologica, accorciando i tempi di guarigione e riducendo i rischi di sgradevoli esiti cicatriziali.
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- l’azione esfoliante degli acidi salicilico, azelaico e mandelico favorisce il turnover cellulare e la liberazione dei comedoni;
- l’azione antisettica della capryloil glicina riduce il rischio di infezioni batteriche;
- la tecnologia SEBO ABSORBER assicura un’azione opacizzante e modula progressivamente la secrezione di sebo;
- le ceramidi, la vit.E e il bisabololo assicurano il mantenimento di un giusto livello di idratazione ed elasticità cutanea, restituendo alla pelle acneica il suo fisiologico equilibrio strutturale e funzionale;
- non comedogenica;
- priva degli allergeni della Dir. 2003-15-CE;
- sovrapponibile a trattamenti farmacologici topici.
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